Venerdì la Francia ha attenuato la sua reazione alla decisione della Corte penale internazionale di emettere mandati di arresto per funzionari israeliani, affermando di aver preso atto della decisione, che non era una sentenza, ma solo la formalizzazione di un’accusa.
“La Francia prende atto di questa decisione. Fedele al suo impegno di lunga data a sostegno della giustizia internazionale, ribadisce il suo attaccamento al lavoro indipendente della Corte, in conformità con lo Statuto di Roma”, ha dichiarato in un comunicato il portavoce del Ministero degli Esteri Christophe Lemoine.
Giovedì Lemoine aveva detto che la risposta della Francia sarebbe stata in linea con i principi dello Statuto di Roma, ma aveva rifiutato di dire se Parigi avrebbe arrestato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu se fosse venuto in Francia, dicendo che sarebbe legalmente complicato.