Un’agenda congiunta per migliorare l’equità sanitaria e il benessere nell’economia informale

La salute e il benessere umano sono fortemente determinati dalle condizioni in cui le persone vivono, lavorano, crescono e invecchiano. Pertanto, le condizioni di lavoro, lo status occupazionale e l’efficace copertura della protezione sociale, poiché influiscono sul reddito, sulla coesione sociale e sulla disuguaglianza, hanno un impatto anche sulla salute delle persone, compresa la salute mentale. Influiscono infatti sull’alimentazione, sull’istruzione, sull’alloggio, sui comportamenti di ricerca dell’assistenza sanitaria e su altri determinanti sociali della salute (SDH). Tali determinanti sono radicati nella distribuzione ineguale del potere e delle risorse che genera un gradiente sociale nella salute a livello locale, nazionale e internazionale, con conseguenti disuguaglianze nei risultati sanitari all’interno e tra i paesi.

La relazione bidirezionale tra lavoro informale e salute richiede approcci integrati. Quando infatti, affrontare questi determinanti sociali e ambientali della salute richiede l’impegno di aree politiche che vanno ben oltre la sola salute, con un crescente riconoscimento dell’importanza di adottare approcci multisettoriali per raggiungere l’equità sanitaria, che contribuisce anche a una maggiore giustizia sociale. Ciò sottolinea in particolare la necessità di rafforzare i collegamenti tra l’obiettivo SDG 1.3 sulla protezione sociale universale (USP) e l’obiettivo SDG 3.8 sulla copertura sanitaria universale (UHC) per massimizzare il loro impatto sullo sviluppo umano. Tali politiche integrate sono in linea con gli obiettivi dell’Acceleratore Globale sull’Occupazione e la Protezione Sociale per Transizioni Giuste.

L’ILO e l’OMS stanno collaborando per esplorare un’azione intersettoriale per migliorare la salute e il benessere, in particolare nell’economia informale, in occasione della Giornata di copertura sanitaria universale 2024.

ordine del giorno