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Per l’Australia, Joseph Suaali’i parte dopo che l’infortunio al polso si è rivelato non grave come si temeva. Negli attaccanti, James Slipper e Taniela tornano come puntelli iniziali.
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Irlanda: Hugo Keenan; Mack Hansen, Robbie Henshaw, Bundee Aki; James Lowe; Sam Prendergast, Jamison Gibson-Park; Andrew Porter, Ronan Kelleher, Finlay Belham; Joe McCarthy, James Ryan; Tadhg Beirne, Josh van der Flier, Caelan Doris (capitano).
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Sostituzioni: Gus McCarthy, Cian Healy, Tom O’Toole, Iain Henderson, Peter O’Mahony, Craig Casey, Jack Crowley, Garry Ringrose.
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Australia: Tom Wright; Andrew Kellaway, Joseph-August Sualii, Len Ikitau, Max Jorgensen; Noah Lolesio, Jake Gordon; James Slipper, Brandon Paenga-Amosa, Daniela Tupou, Nick Frost, Jeremy Williams; Rob Valentine, Fraser McReight, Harry Wilson (capitano)
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Sostituzioni: Billy Pollard, Angus Bell, Allan Alaalatoa, Lukhan Salakaia-Loto, Langi Gleeson, Tate McDermott, Tane Edmed, Harry Potter.
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Diamo il benvenuto al capitolo finale della serie Autumn Internationals, mentre l’Irlanda affronta l’Australia a Dublino.
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Spesso incontrare il tuo vecchio capo è un mix di emozioni, quindi deve essere una giornata strana per Andy Farrell. Certo, ha imparato parecchio da Joe Schmidt (modelli, caro ragazzo) e ha ammirato la sua leadership, ma c’era anche la fastidiosa sensazione che volesse che il neozelandese se ne andasse perché il nordista preferiva la grande sedia per sé. Poi ha smantellato alcuni dei lavori precedenti di Schmidt – la carriera irlandese di Jean Kleyn, vincitore della Coppa del Mondo, per esempio – e ha portato la squadra a nuovi livelli. Tutto questo sarà appena sotto la superficie quando Farrell offrirà un imbarazzante “tutto bene, Joe?” prima del calcio d’inizio di questa partita tra due squadre in punti adiacenti sulla curva a campana dello sviluppo della squadra.
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L’Australia arriva dopo una sconfitta cocente e sconvolgente a Edimburgo con la consapevolezza che tutto questo è un lavoro in corso mentre cercano di spingere il masso lungo il gradiente del miglioramento continuo. I progressi hanno accelerato all’inizio del mese, oggi c’è la possibilità di raccoglierne altri prima della fine della stagione.
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L’Irlanda rimane in uno strano posto dove la realtà e le vibrazioni producono un rumore stridente e dissonante quando messe insieme, come una decente giornata all’aperto accompagnata da qualsiasi forma di jazz e così rovinata. La realtà è che hanno perso una partita in casa nelle ultime 22 partite, sono campioni del Sei Nazioni e rimangono una delle migliori squadre del pianeta. Le vibrazioni non potrebbero essere più diverse, tuttavia, poiché tutte le chiacchiere e l’umore si concentrano su una squadra che invecchia, un periodo di transizione difficile, i pugnali Munster/Leinster tra i tifosi e l’allenatore sul punto di scomparire dal servizio dei Lions. La squadra deve sconfiggere i Wallabies in modo altrettanto enfatico contro la Scozia se vuole che l’atmosfera migliori a due mesi dal Sei Nazioni.
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Eventi chiave
Lettura pre partita
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Squadre
Andy Farrell sceglie in modo audace e in alcuni ambienti furioso Sam Prendergast a metà tempo davanti al recente titolare, Jack Crowley.
Per l’Australia, Joseph Suaali’i parte dopo che l’infortunio al polso si è rivelato non grave come si temeva. Negli attaccanti, James Slipper e Taniela tornano come puntelli iniziali.
Irlanda: Hugo Keenan; Mack Hansen, Robbie Henshaw, Bundee Aki; James Lowe; Sam Prendergast, Jamison Gibson-Park; Andrew Porter, Ronan Kelleher, Finlay Belham; Joe McCarthy, James Ryan; Tadhg Beirne, Josh van der Flier, Caelan Doris (capitano).
Sostituzioni: Gus McCarthy, Cian Healy, Tom O’Toole, Iain Henderson, Peter O’Mahony, Craig Casey, Jack Crowley, Garry Ringrose.
Australia: Tom Wright; Andrew Kellaway, Joseph-August Sualii, Len Ikitau, Max Jorgensen; Noah Lolesio, Jake Gordon; James Slipper, Brandon Paenga-Amosa, Daniela Tupou, Nick Frost, Jeremy Williams; Rob Valentine, Fraser McReight, Harry Wilson (capitano)
Sostituzioni: Billy Pollard, Angus Bell, Allan Alaalatoa, Lukhan Salakaia-Loto, Langi Gleeson, Tate McDermott, Tane Edmed, Harry Potter.
Preambolo
Diamo il benvenuto al capitolo finale della serie Autumn Internationals, mentre l’Irlanda affronta l’Australia a Dublino.
Spesso incontrare il tuo vecchio capo è un mix di emozioni, quindi deve essere una giornata strana per Andy Farrell. Certo, ha imparato parecchio da Joe Schmidt (modelli, caro ragazzo) e ha ammirato la sua leadership, ma c’era anche la fastidiosa sensazione che volesse che il neozelandese se ne andasse perché il nordista preferiva la grande sedia per sé. Poi ha smantellato alcuni dei lavori precedenti di Schmidt – la carriera irlandese di Jean Kleyn, vincitore della Coppa del Mondo, per esempio – e ha portato la squadra a nuovi livelli. Tutto questo sarà appena sotto la superficie quando Farrell offrirà un imbarazzante “tutto bene, Joe?” prima del calcio d’inizio di questa partita tra due squadre in punti adiacenti sulla curva a campana dello sviluppo della squadra.
L’Australia arriva dopo una sconfitta cocente e sconvolgente a Edimburgo con la consapevolezza che tutto questo è un lavoro in corso mentre cercano di spingere il masso lungo il gradiente del miglioramento continuo. I progressi hanno accelerato all’inizio del mese, oggi c’è la possibilità di raccoglierne altri prima della fine della stagione.
L’Irlanda rimane in uno strano posto dove la realtà e le vibrazioni producono un rumore stridente e dissonante quando messe insieme, come una decente giornata all’aperto accompagnata da qualsiasi forma di jazz e così rovinata. La realtà è che hanno perso una partita in casa nelle ultime 22 partite, sono campioni del Sei Nazioni e rimangono una delle migliori squadre del pianeta. Le vibrazioni non potrebbero essere più diverse, tuttavia, poiché tutte le chiacchiere e l’umore si concentrano su una squadra che invecchia, un periodo di transizione difficile, i pugnali Munster/Leinster tra i tifosi e l’allenatore sul punto di scomparire dal servizio dei Lions. La squadra deve sconfiggere i Wallabies in modo altrettanto enfatico contro la Scozia se vuole che l’atmosfera migliori a due mesi dal Sei Nazioni.
