La Russia approva le leggi che vietano l’adozione dei transgender e limitano la visibilità LGBTQ+ – GIURISTA

Mercoledì la camera alta del parlamento russo ha approvato due leggi che proibiranno la visibilità delle persone LGBTQ+ nei media e vieteranno ai cittadini dei paesi che consentono la transizione di genere di adottare bambini russi.

La prima legge modifica l’articolo 6.21 del Codice degli illeciti amministrativi della Federazione Russa per vietare “la propaganda di rapporti sessuali non tradizionali e (o) preferenze o cambio di genere”. Mentre l’articolo 29, paragrafo 1, della Costituzione russa garantisce la libertà di parola e di stampa, la legge modificherà gli articoli 10.6 e 15.1 della legge federale n. 149, per vietare la promozione del non avere figli su Internet, nei media e nella pubblicità.

La legge imporrà ai trasgressori multe fino a 400.000 rubli per i privati, fino a 800.000 rubli per i funzionari e fino a 5 milioni di rubli per le persone giuridiche. Gli stranieri dovranno affrontare sanzioni simili a quelle dei cittadini russi, ma potranno essere deportati dalla Russia o arrestati per un massimo di 15 giorni.

La legge sull’adozione dei bambini russi limiterà di fatto l’adozione di bambini russi a una dozzina di paesi che vietano la transizione di genere.

L’approvazione di queste leggi segna la continua soppressione dei diritti LGBTQ+. In precedenza, la Corte Suprema russa aveva stabilito che il movimento LGBTQ+ fosse “estremista”. La Russia ha anche vietato la chirurgia per l’affermazione del genere nel 2023.

Dopo la pubblicazione ufficiale, le leggi entreranno in vigore entro dieci giorni.

La Russia si trova ad affrontare un basso tasso di natalità, l’invecchiamento della popolazione e un calo demografico accentuato dall’invasione dell’Ucraina. Le misure mirano ad aumentare il tasso di natalità del Paese e a limitare l’influenza culturale dell’Occidente.