L’Università di Edimburgo accusa la Palestine Society di aver minacciato il personale

L’Università di Edimburgo ha accusato la Justice for Palestine Society di aver minacciato il suo personale e il preside, e ha affermato che avrebbe intrapreso un’azione disciplinare, in una lettera alla società questa settimana.

Ciò avviene dopo che il gruppo (EUJPS) ha occupato diversi edifici universitari, bloccato gli ingressi ed è entrato nella biblioteca dopo che gli era stato vietato l’ingresso.

Da lunedì, l’EUJPS occupa anche la Gordon Aikman Hall, ribattezzandola “Kanafani Hall”.

L’EUJPS ha affermato che l’occupazione “serve a far emergere la vergognosa complicità dell’Università nel genocidio in corso a Gaza, e nell’espansione coloniale di Israele in Libano, nonché nelle sue aggressioni allo Yemen e alla Siria”.

L’università ha definito il comportamento dell’EUJPS “del tutto inaccettabile” aggiungendo che non tollererebbe “bullismo, intimidazione e comportamento offensivo, sia online che di persona”.

GLI STUDENTI ORGANIZZANO un accampamento di protesta a sostegno dei palestinesi nel campus della Columbia University, a New York, questa settimana. (credito: CAITLIN OCHS/REUTERS)

L’università ha anche fatto riferimento ai post del gruppo sui social media, affermando che avevano assunto “un tono sempre più minaccioso”.

La lettera, firmata dal vicepresidente per gli studenti, aggiunge che Edimburgo prende “molto seriamente” le minacce contro il personale e ha chiesto all’EUJPS di rimuovere immediatamente i posti.

L’Università ha aggiunto di aver deciso di indagare sul gruppo per quelle che considerava “violazioni del Codice di condotta studentesca”.

Ha aggiunto che ciò era finalizzato a “perseguire un’azione disciplinare”.

La lettera aggiungeva che fino a quel momento l’Università si era impegnata in un dialogo con il gruppo, ma che “poiché l’uso (da parte dell’EUJPS) di linguaggio offensivo e comportamenti minacciosi è aumentato, non ha lasciato (all’UoE) altra scelta se non quella di cessare ogni impegno con EU-JPS finché non cambierà il suo approccio al dialogo, compresi i suoi post sui social media.”

L’EUJPS ha risposto alla lettera con un post sui social media con la didascalia “i ricchi bianchi commettono un genocidio riguardo ai loro sentimenti”.


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“Respingiamo tutte le calunnie e le accuse mosse contro di noi da questo gruppo auto-vittimistico di individui privilegiati e potenti che possono disinvestire immediatamente se lo desiderano”, ha aggiunto.

L’EUJPS ha anche accusato l’UoE di “profanare il memoriale dei (suoi) martiri”.

Il gruppo chiede all’università di cedere le società israeliane o affiliate a Israele e di tagliare i legami con le università israeliane.