L’indicatore delle aspettative occupazionali (IEE) è leggermente diminuito in entrambe le aree: di 0,5 punti a 99,6 nell’UE e di 0,3 punti a 98,9 nell’area dell’euro. Le aspettative di disoccupazione dei consumatori, che non sono incluse nell’indicatore principale, sono peggiorate in modo significativo.
L’indicatore del sentiment economico (ESI) della Commissione Europea è rimasto sostanzialmente stabile sia nell’UE che nell’area euro a novembre. In entrambi i casi l’indicatore delle aspettative sull’occupazione si è leggermente attenuato. L’ESI sostanzialmente stabile riflette una maggiore fiducia nell’industria e nel commercio al dettaglio. La fiducia del settore a novembre ha recuperato parte del terreno perduto rispetto a settembre e ottobre.
Tra le maggiori economie dell’UE, l’ESI è migliorato in Francia (più 3 punti), Spagna (più 2,1), Paesi Bassi (più 1,5) e Polonia (più 0,7), mentre si è allentato in Germania (meno 1,3) e, in misura minore, misura, in Italia (meno 0,3).
L’ESI rimane qualche punto al di sotto della sua media a lungo termine, mentre l’EEI ha continuato a ottenere un punteggio vicino ma inferiore alla sua media a lungo termine, afferma un comunicato della Commissione.
L’ESI sostanzialmente stabile riflette una maggiore fiducia nell’industria e nel commercio al dettaglio, che è stata compensata da una minore fiducia nei servizi e tra i consumatori.
La fiducia del settore a novembre ha recuperato (più 1,3) parte del terreno perduto rispetto a settembre e ottobre. Sono migliorate tutte e tre le componenti, vale a dire le valutazioni dei manager sull’attuale livello del portafoglio ordini complessivo, delle scorte di prodotti finiti e delle aspettative di produzione.
Per quanto riguarda le domande che non rientrano nell’indicatore di fiducia, le opinioni di entrambi i manager sui cambiamenti nella produzione passata e sugli ordini di esportazione sono migliorate in modo significativo.
La fiducia dei consumatori ha interrotto la ripresa (-1,1 punti) a causa del netto peggioramento delle valutazioni dei consumatori sull’evoluzione della situazione economica generale e sulla futura situazione finanziaria delle famiglie.
Anche la loro valutazione della situazione finanziaria passata della famiglia si è allentata, ma solo marginalmente.
È invece migliorata l’intenzione dei consumatori di effettuare acquisti importanti.
La fiducia del commercio al dettaglio è aumentata notevolmente (più 2,3 punti), poiché le opinioni sui cambiamenti della situazione economica passata sono migliorate notevolmente, mentre la valutazione delle scorte è migliorata in modo più moderato.
Le opinioni sulla futura situazione economica si sono leggermente deteriorate.
L’indicatore di incertezza economica della Commissione è sceso a novembre di 0,3 punti a 17,9, grazie alla minore incertezza nell’industria sulla futura situazione aziendale e tra i consumatori sulla loro futura situazione finanziaria.
L’incertezza tra i gestori del commercio al dettaglio e delle costruzioni è aumentata marginalmente, mentre è rimasta invariata per i gestori dei servizi.
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